Agli albori della tanto attesa ripresa economica, il mercato immobiliare comincia finalmente a ricevere nuovo ossigeno. Stando ai dati divulgati dall’European Outlook di Scenari Immobiliari, a fine 2016 in Italia si saranno registrate 500.000 compravendite immobiliari, grazie soprattutto:
- maggiore accessibilità ai mutui bancari;
- fiducia nel mercato italiano da parte degli investitori stranieri
- il richiamo operato dall’Expo.
L’Europa, l’Italia… e gli immigrati
Allargando l’orizzonte, in tutto il vecchio contenente la crescita del “mattone” sta surclassando quella del Pil. Se, infatti, nell’Europa dei 28 si stima che il Prodotto Interno Lordo possa aumentare entro il 2015 con un ritmo dell’1,6%, il fatturato da transazioni immobiliari si attesta invece al 4,5%. Ed è destinato a crescere ulteriormente nel corso del prossimo anno. Segnatamente nel nostro Paese, la situazione delle vendite di abitazioni (soprattutto) e locali commerciali è particolarmente rosea. Anche per una questione di tradizione e mentalità. Da sempre, infatti, gli Italiani scelgono l’acquisto di una casa come prima spesa importante, specie se sono in coppia; e tendono a prediligere il mattone anche come oggetto di investimento dei loro risparmi. E a questa tendenza sembra uniformarsi (inaspettatamente) anche la popolazione immigrata: dall’inizio degli anni 2000, infatti, i cittadini di origine extracomunitaria hanno acquistato nel nostro Paese più di un milione di case!
Aumentano i contratti ma non i prezzi delle case
E mentre aumentano i volumi dei contratti immobiliari, le quotazioni, tuttavia, continuano a mantenersi basse – per via dello scarso tasso di inflazione. Anzi, potremmo forse dire che proprio il primo fenomeno è in qualche modo conseguenza del secondo. In altre parole, questo è un momento propizio per chi vende e per chi acquista!